L'ultimo dei romantici

VATTELAPIJANTERCULO

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E niente… questa storia inizia così, non sarà un buon inizio ma è pur sempre un inizio. Lo scorso weekend sono stato invitato come relatore ad un evento all’estero, non starò qua a raccontarvi i dettagli dell’evento perchè questa è un’altra storia. La sera della domenica era in programma la cena strafiga tra staff e relatori; quindi, finito l’evento, di corsa in albergo a prepararsi per sta cena. La serata inizia bene, posto figo cibo buono (per essere all’estero) e compagnia gradevole.

Ad un certo punto della serata esco a fumare e noto che lì fuori c’era una ragazza, che avevo visto già di sfuggita all’evento; molto molto carina nonostante il septum e un abbigliamento a metà tra una hipster isterica e una rockettara squat.

Fumando fuori dal locale iniziamo a scambiarci due parole, le solite frasi di circostanza, come ti chiami da dove vieni eccetera (il tutto rigorosamente in inglese). Chiacchierando chiacchierando la sigaretta è finita e siamo rientrati.

Il problema nasce quando esco per la seconda sigaretta della serata; fuori trovo sempre lei; le accenno un sorriso che lei ricambia e poi se ne esce: “Ehi italiano, VATTELAPIJANTERCULO!”.

Dopo aver finito di raccogliere tutte le braccia (me ne erano cadute veramente tante), ed aver tamponato il sangue che ha iniziato ad uscirmi dalle orecchie, la tizia in questione vedendomi in leggero imbarazzo mi fa: “Non ho idea di cosa voglia dire quella frase, mi hanno detto che in italia è una cosa carina da dire ad una persona”; a quel punto hanno iniziato a sanguinare pure a lei le orecchie per la vergogna, dopo averle spiegato il significato (in maniera abbastanza schietta), il tutto si è risolto con una risata e qualche battuta.

Ora dovrei scrivere una conclusione, ma non ho la più pallida idea di cosa scrivere, ciao.

P.S. per i più maliziosi: no, niente lingua in bocca alla fine.